Sconto in fattura e cessione del credito fino al 2024 per i bonus edilizi e al 2025 per il superbonus

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Lo sconto in fattura è un contributo di un importo massimo pari al corrispettivo dovuto che, sottoforma di sconto, viene anticipato dall’impresa che ha realizzato i lavori. Successivamente, il fornire recupererà l’importo scontato attraverso il credito d’imposta, con la possibilità di cedere il credito ad altri soggetti come istituti di credito, in un tempo seguente.

Quindi, con lo sconto in fattura, l’impresa che realizza i lavori, anticipa anche la spesa detraibile. 

Nella fattispecie del Superbonus 110%, il cliente non dovrà versare alcun importo, mentre nei lavori inerenti di bonus edilizi ordinari (50% o 65%), il cliente dovrà pagare solamente una quota della spesa totale ovvero ha la possibilità di richiedere uno sconto parziale. 

In riferimento alla cessione del credito, il consumatore che ha effettuato il pagamento al fornitore, successivamente può optare per la cessione del suo credito direttamente a terzi, quali banche, poste, assicurazioni o altri istituti di credito.

La cessione è disciplinata dal codice civile, in particolare dagli articoli 1260 e successivi, e può essere a titolo gratuito o a titolo oneroso. 

L’art. 121, comma 2 del decreto Legge n.34 del 19/5/2020 espone tutti gli interventi che possono beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito:

  • recupero del patrimonio;
  • efficienza energetica;
  • adozione di misure antisismiche;
  • rifacimento della facciata degli edifici esistenti;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • montaggio di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per usufruire dello sconto in fattura o della cessione dei crediti, il consumatore dovrà seguire principalmente i seguenti passaggi:

  1. affidarsi ad un professionista che si occuperà di redigere pratiche edilizie, energetiche e strutturali, oltre alle varie asseverazioni tecniche da inviare all’ENEA. Il tecnico dovrà produrre l’APE, attestato di prestazione energetica, ante e post-intervento, asseverando il passaggio di due classi superiori rispetto alla situazione iniziale, sottoforma di dichiarazione asseverata; inoltre, deve dichiarare che le opere realizzate rientrano tra quelle agevolabili, verificando la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati;
  2. successivamente, bisogna richiedere il visto di conformità ad un intermediario abilitato (commercialista, esperto contabile, consulente del lavoro, responsabile CAF…). Mediante il visto di conformità, l’intermediario verificherà che il tecnico abbia prodotto tutte le asseverazioni, le attestazioni e che possieda la polizza assicurativa obbligatoria;
  3. il consumatore nel caso di:
    • cessione del credito, deve valutare le proposte degli istituti di credito e una volta scelto quest’ultimo, dovrà caricare i documenti su un portale specifico. L’istituto esaminerà tutta la documentazione pre, durante e post lavori;
    • sconto in fattura, bisogna affidarsi a imprese che accettano questa opzione. Una volta trovata, si effettuerà il pagamento in base al bonus agevolato oppure nel caso di superbonus, si riceverà una fattura di zero euro.
  4. In entrambe le situazioni, l’intermediario abilitato, delegato dal consumatore, dovrà inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate che dichiara di trasferire il credito all’istituto di credito scelto oppure all’impresa fornitrice. Questa comunicazione deve essere trasmessa entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. In assenza di tale comunicazione, la cessione è inefficace.

A decorrere dal 10 giorno del mese successivo alla comunicazione, i crediti ceduti saranno presente nel cassetto fiscale del cessionario. Il cessionario, nell’ipotesi di ulteriore cessione del credito ricevuto, dovrà comunicarlo all’Agenzia delle Entrate utilizzando la medesima procedura.

Con il disegno di legge di Bilancio 2022, sono state prorogate le opzioni appena descritte per tutti i bonus edilizi e non solo per il 110%. Quindi si può esercitare lo sconto in fattura e la cessione del credito per le detrazioni edilizie diverse dal superbonus 110% anche per le spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024, mentre le medesime opzioni per spese inerenti al 110% possono essere sostenute fino al 31 dicembre 2025.

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