Lo slittamento del codice della crisi d’impresa e il sovraindebitamento.

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La Commissione ministeriale della Crisi d’Impresa ha richiesto il rinvio dell’entrata in vigore del nuovo CCII– che era prevista per settembre 2021 – proponendo l’entrata per la metà dell’anno 2022. La Presidente ha informato che tale decisione è stata presa per conformarsi alla direttiva UE 2019/1023 in modo da adottare, in maniera unitaria, la nuova disciplina codicistica.

Con lo slittamento del Codice della Crisi d’Impresa, ci si chiede, cosa avverrà per le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento L.3/12.

Come precedentemente pubblicato in altro articolo, nel mese di Dicembre 2020 vi è stata una riforma sulle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, la quale ha introdotto novità su più aspetti. A titolo esemplificativo e non esaustivo, sono state introdotte le procedure famigliari oppure le procedure per i debitori incapienti e ulteriori cambiamenti per quanto riguarda l’esdebitazione.

Già con tale riforma si sono anticipati e regolati molteplici aspetti importanti e che prima non si riuscivano ad affrontare facilmente. Il Legislatore, infatti, trovandosi molto spesso con problematiche non disciplinate dalla Legge 3/12 ha deciso di introdurre tali novità al fine di regolare le differenti questioni da affrontare.

Col nuovo Codice della Crisi di Impresa, vi sono stati alcuni – ma non moltissimi – cambiamenti rispetto a quest’ultima riforma di Dicembre 2020. Si potrebbe dire che, quest’ultima non ha fatto altro che anticipare e coadiuvare quanto verrà disciplinato dal nuovo CCII.

Infatti, se si analizzano gli articoli del CCII che si riferiscono alle procedure di composizione della Crisi da sovraindebitamento (art.65 e ss. e art.268 e ss.), questi modificano le denominazioni delle procedure e alcuni aspetti della normativa di cui alla L.3/12 ma non in maniera assoluta. 

Con lo slittamento, quindi, per il momento non ci resta che applicare la Legge 3/12, così come riformata a Dicembre 2020 e rimanere in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza.

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