L’emergenza sanitaria e la continuità aziendale

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La Fondazione Nazionale dei Commercialisti, in breve FNC, e la Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale, in breve SIDREA, hanno fornito le prime indicazioni sull’impatto dell’emergenza Coronavirus sulla continuità aziendale e sull’applicazione dei principi contabili nazionali.

Il documento di ricerca del 20 aprile 2020 ha il compito di procurare, alle società coincidenti con l’anno solare, gli strumenti necessari per affrontare la chiusura dei bilanci da approvarsi, per i motivi dell’emergenza Coronavirus, entro 180 giorni dalla data del 31 dicembre 2020.

All’interno del documento vengono analizzate le problematiche sulla base dei principali orientamenti di dottrina e prassi.

Nel documento, un ruolo di primo piano ricopre la lettura dei principi contabili nazionali, dell’OIC 11Finalità e postulati del bilancio d’esercizio” e in particolare sui seguenti temi:

  • la continuità aziendale;
  • i bilanci relativi all’esercizio 2019;
  • i bilanci relativi all’esercizio 2020;
  • i bilanci infra-annuali;
  • l’approccio all’impairment e alla rideterminazione dei valori per i bilanci relativi all’esercizio 2020;
  • il codice della crisi e dell’insolvenza;
  • il ruolo del bilancio.

In questo documento si ricorda che il decreto Liquidità prevede norme ad hoc in materia di sospensione della continuità aziendale, per gli esercizi 2019 e 2020, in favore di quelle società sane che in assenza di Covid-19 non avrebbero avuto problemi di going concern, ma che allo stato attuale si trovano a non avere una chiara percezione del futuro.

Attualmente, infatti, la prospettiva della continuità aziendale è “congelata” in attesa del ritorno alla normalità, poiché si mira a sterilizzare gli effetti negativi, come l’adozione di criteri deformati, dell’emergenza sanitaria sull’economia.

Lo scopo del Legislatore è preservare le imprese che prima della crisi pandemica, antecedente alla data del 23 febbraio 2020, presentavano una regolare prospettiva di continuità, consentendo loro di conservarla nella redazione dei bilanci degli esercizi in corso nel 2020.

Nel capitolo dei bilanci relativi all’esercizio 2019, viene illustrato come in relazione agli stessi, viene esclusa l’influenza degli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica in quanto, tali esiti hanno iniziato ad incidere nel mese di marzo 2020.

Di fatto, il Covid-19 non produce effetti sui valori dei bilanci dell’esercizio 2019 ma, inciderà soprattutto nei bilanci relativi all’esercizio 2020 e in quelli infra-annuali, dove nel quarto capitolo, vengono affrontate le questioni:

  • sul mantenimento delle previsioni normative in tema di informativa ai soci e l’ampliamento, secondo linee guida definite, della parte illustrativa degli effetti Covid 19, riprendendo anche quanto deciso in merito al bilancio 2019;
  • sull’identificazione dell’impatto della crisi sul reddito prodotto e su alcuni indicatori alternativi di performance, con particolare riguardo all’Ebitda;
  • sul suggerimento alle imprese di modeste dimensioni di tenere sistemi di controllo interno della gestione della liquidità;
  • sulla modalità di trattamento contabile e di illustrazione dell’eventuale risarcimento statale o delle eventuali agevolazioni ricevute.

Il maggior problema ricade sulle migliori assunzioni contabili: la scelta impone di bilanciare, in attesa di modifiche e/o chiarimenti normativi, profili diversi. In ogni caso, è indubbio che la nota integrativa, come supporto all’esistenza continuativa antecedente all’emergenza Covid-19 debba fornire una illustrazione delle condizioni in cui verte l’impresa anche in prospettiva futura.

In merito ai bilanci 2019 e 2020 gli scenari sono due.

Con presupposto di continuità:

  • senza incertezze (per esempio, nella grande distribuzione o nel settore medicale), in quanto si cita l’esistenza del Covid-19 nell’informativa, sottolineando che l’emergenza pandemica non impatta;
  • con incertezze (per esempio, nel settore industriale), in quanto nell’informativa si indica quali queste siano e le misure che l’impresa sta adottando (per esempio, CIG, moratorie, etc.).

Senza presupposto di continuità:

  • se legata agli effetti dell’emergenza del Covid-19, in linea con il decreto liquidità, il bilancio è predisposto mantenendo i valori in continuità e dando informativa di applicazione della deroga in nota integrativa;
  • se non legata agli effetti dell’emergenza del Covid-19, quindi già antecedente al 23 febbraio 2019, il bilancio è predisposto per mezzo dell’utilizzo dei principi “deformati” e in base alle indicazioni contenute nell’OIC 11.

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