Le imposte dirette ed indirette nell’ordinamento italiano

La classificazione delle imposte: dirette e indirette

Le imposte si dividono in dirette ed indirette, e agiscono sul contribuente in maniera differente, sul patrimonio, sul reddito o sui consumi.

In Italia esistono diversi tributi che si distinguono in:

  • imposte: prelievo coattivo di reddito effettuato dallo Stato per sostenere la spesa pubblica. Non corrispondono ad una prestazione ma sono un’entrata del bilancio statale.
  • tasse sono il corrispettivo di un servizio fornito dallo Stato e dagli Enti locali (ad esempio la tassa sui rifiuti o la tassa di registro sul contratto di locazione);
  • contributi sono caratterizzati sia dall’obbligatorietà tipica delle imposte che dalla corrispettività tipica delle tasse. Consiste nel pagamento di una somma di denaro per il finanziamento di un servizio pubblico non richiesto direttamente dal singolo contribuente.

Come si suddividono le imposte?

La principale distinzione delle imposte è in imposte dirette ed indirette.

Le imposte dirette colpiscono la ricchezza sia nel momento in cui viene prodotta (reddito) sia la ricchezza già maturata (patrimonio), mentre le imposte indirette colpiscono un soggetto passivo attraverso la sua capacità contributiva. Le imposte indirette colpiscono la ricchezza, ma solo nel momento che essa viene consumata o trasferita (vendita di un bene, acquisti).

Quali sono le imposte dirette?

Le imposte dirette, in relazione all’oggetto della loro imposizione, si distinguono in imposte sul patrimonio, colpiscono la ricchezza che il contribuente detiene, e imposte sul reddito, colpiscono la ricchezza che il soggetto produce annualmente.

Le principali imposte dirette attualmente vigenti nel sistema tributario italiano sono:

  • Irpef, Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, nata con la riforma tributaria del 1973. È un’imposta personale e progressiva che colpisce il reddito complessivo che le persone fisiche residenti in Italia producono in qualsiasi parte del mondo e il reddito che i non residenti producono in Italia.
  • Ires, Imposta sul Reddito delle Società, l’aliquota è fissa al 24%. Sono soggetti all’IRES le società di capitali (spa, srl, ecc.), le mutue di assicurazioni, le cooperative, gli enti pubblici o privati (persone giuridiche private e pubbliche) che esercitano attività commerciali. Sono escluse le società di persone e le associazioni tra professionisti.
  • Irap, Imposta Regionale sulle Attività Produttive, è stata introdotta dal d.lgs. n. 446/1997 in attuazione dalle linee guida contenute nella Legge delega n. 662/1996. È un’imposta reale, in quanto colpisce fonti di ricchezza con carattere patrimoniale, ed è locale perché è di competenza delle Regioni.
  • Imu, Imposta Municipale Unica, è un’imposta diretta di tipo patrimoniale, essendo applicata sulla componente immobiliare del patrimonio.

Quali sono le imposte indirette?

Le imposte indirette si trasferiscono da chi è tenuto a pagarle ad altri soggetti e possono portare un divario tra i prezzi netti di produzione e quelli, invece, pagati dal consumatore finale.

Le imposte indirette sono le seguenti:

  • Iva, Imposta sul Valore Aggiunto, è un’imposta applicata alle cessioni di beni e servizi, colpendo solo il valore aggiunto in ogni fase del processo produttivo e distributivo.
  • Imposta di registro si applica per trasferimenti di beni mobili ed immobili e sia quando il trasferimento è soggetto a registrazione obbligatoria sia quando la stessa avviene per volontà del contribuente.
  • Imposta di bollo è l’imposta su atti scritti, quando si producono per autorità o si allegano ad un atto pubblico (per esempio la marca da bollo).
  • Imposta sulle successioni e sulle donazioni è un’imposta dovuta per il trasferimento della proprietà od altri diritti sia causa di morte che per liberalità.
  • Imposta ipotecaria si applica alle formalità di trascrizione, iscrizione o rinnovo di atti di compravendita, donazioni, successioni, iscrizioni ipotecarie e costituzione di usufrutto o altri diritti.
  • Imposta catastale si applica alle volture catastali necessarie dopo una compravendita, donazione o successione.
  • Accisa è un’imposta sulla vendita e sulla fabbricazione di prodotti di consumo. È applicata a specifiche categorie di prodotti, è applicata sulla quantità e non sul prezzo e condiziona fortemente il prezzo finale del prodotto. L’accisa trova la sua applicazione, ad esempio, su bevande alcoliche, oli minerali e carburanti.

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