La nuova legge Sabatini 2020

reati tributari

I principali requisiti e la modalità per accedere al contributo Beni Strumentali della Nuova Sabatini

La misura Beni Strumentali, denominata “Nuova Sabatini”, è un’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, prorogata dalla nuova legge di Bilancio 2020 e che riconosce, fino al 31 dicembre 2020, un contributo alle imprese al fine di incrementare la loro competitività nella produzione italiana.

La “Nuova Sabatini” sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Con il decreto Crescita n. 34, convertito dalla legge del 28 giugno 2019 n. 58, sono state apportate le seguenti novità alla Nuova Sabatini:

  • erogazione del contributo in un’unica soluzione per i finanziamenti di importo non superiore a 100 mila euro;
  • innalzamento da 2 a 4 milioni di euro dell’importo massimo dei finanziamenti concedibili per singola impresa.

La “Nuova Sabatini” prevede che il finanziamento bancario, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso o il leasing debba essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è in conto interessi, ovvero, contribuisce al pagamento degli interessi passivi maturandi su finanziamenti e leasing in misura pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo, maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii., con successivo adeguamento dell’elenco dei beni immateriali (allegato 6/B) con la circolare n. 269210 del 3 agosto 2018.

Chi ne beneficia e cosa finanza

La Nuova Sabatini si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese o di Pesca (agricoltura e pesca), ad eccezione delle attività finanziarie, assicurative, delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione;
  • non sono in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non hanno ricevuto aiuti illegali o incompatibili dalla UE;
  • non sono in difficoltà economica (non in stato di crisi);
  • hanno la sede in uno Stato Membro ed apertura di una sede operativa in Italia entro la fine dell’investimento.

La Nuova Sabatini prevede un contributo per le imprese che effettuano investimenti per acquistare o acquisire in leasing i beni, esclusivamente nuovi e riferiti alle seguenti voci dell’attivo dello stato patrimoniale delle immobilizzazioni materiali ex art. 2424 del Codice Civile:

  • B.II.2 – impianti e macchinari;
  • B.II.3 – attrezzature industriali e commerciali;
  • B.II.4 – altri beni.

Alla sopra citata lista, si aggiunge anche software e tecnologie digitali.

I requisiti che i beni devono possedere sono:

  • autonomia funzionale;
  • orrelazione dei beni oggetto agevolati all’attività produttiva svolta.

Richiesta bonus beni strumentali

Di seguito si riporta l’iter relativo alla richiesta del bonus beni strumentali:

  1. “le imprese, in possesso dei requisiti, devono presentare alla banca/intermediario finanziario, richiesta di finanziamento e domanda di accesso al contributo;
  2. la banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale, la completezza della documentazione trasmessa e i requisiti necessari nonché, trasmette al MISE richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo;
  3. banca/intermediario finanziario ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI previa conferma da parte del MISE della disponibilità delle risorse erariali da destinare al contributo;
  4. MISE adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario;
  5. Banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero nel caso di leasing, al fornitore entro 30 giorni dalla data di consegna del bene;
  6. PMI, ad investimento ultimato, compila la Dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione e la Richiesta Unica di erogazione e le trasmette al MISE;
  7. PMI trasmette annualmente al MISE la Richiesta di Pagamento che attiva il pagamento di ciascuna quota di contributo successiva alla prima”.

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