La differenza tra ammortamento francese e ammortamento italiano

Prima di spiegare la differenza di ammortamento alla francese e ammortamento all’italiana, si procede con una breve descrizione del mutuo.

Ai sensi dell’art. 1813 del codice civile, il mutuo è “il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità”.

Il beneficiario del mutuo o il mutuatario ha l’obbligo di restituire l’importo ricevuto a prestito secondo un piano di rientro, che stabilisce la periodicità e l’ammontare delle rate. 

Il piano di ammortamento è caratterizzato da due procedimenti:

  • ammortamento all’italiana: caratterizzato da quote capitali costanti, dove la rata è decrescente perché costituita da una quota capitale che rimane invariata per tutta la durata del prestito e una quota interessi decrescente, perché determinata sul debito residuo;
  • ammortamento alla francese: pagamento di rate costanti, dove la rata rimane costante per l’intero periodo del mutuo ed è composta da una quota capitale crescente e una quota interessi decrescente.

Al beneficiario del mutuo è concessa la possibilità di estinguere anticipatamente il prestito decorso un certo periodo di tempo, non inferiore a 12 mesi dalla data di erogazione del prestito, dietro pagamento di una penale compresa tra lo 0,50% e il 3% da calcolarsi sul debito residuo.

L’istituto di credito può erogare un prestito al mutuatario un importo massimo pari all’80% del valore dei beni ipotecati. Il limite potrebbe arrivare fino al 100% solo nel caso in cui vengano prestate garanzie integrative come pegno su titoli, fideiussioni bancarie, polizze fideiussorie di compagnie assicurative. Inoltre, può esserci la possibilità di un periodo di pre-ammortamento, in cui il mutuatario si impegna al pagamento dei soli interessi calcolati sull’intero debito.

Ammortamento alla francese

Il sistema di ammortamento alla francese prevede il pagamento, da parte del mutuatario, di una rata fissa, in cui la quota interessi risulta decrescente nel tempo, mentre la quota capitale aumenta.

Questa tipologia di piano non determina una capitalizzazione di interessi perché vengono calcolati sulla quota di capitale in continua diminuzione per il periodo corrispondente a quello di ciascuna rata, e non anche sugli interessi pregressi.

Al pagamento della rata, gli interessi maturati non vengono capitalizzati, ma vengono corrisposti come quota interessi della rata di rimborso del mutuo. Questo pagamento periodico della totalità degli interessi risulta essere un elemento necessario e caratterizzante, per la quale la rata è costante e la quota capitale rimborsata è determinata per differenza rispetto alla quota interessi.

Ammortamento all’italiana

Il piano di ammortamento all’italiana richiede il rimborso del capitale con rate di importo decrescente, costituite da una quota capitale costante nel tempo e da una quota interessi che decresce progressivamente nel tempo e viene determinata in base al debito residuo.

La restituzione del capitale avviene in maniera più rapida rispetto all’ammortamento alla francese. La riduzione costante del capitale residuo provoca una costante decrescita del debito residuo e, quindi una diminuzione della quota interessi. 

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